La storia del Tipperary inizia all'inizio del XX secolo, un'epoca in cui il Whiskey Irlandese stava iniziando a farsi strada nel mondo dei cocktail. La sua prima apparizione documentata fu nel libro di Hugo R. Ensslin del 1916 'Recipes for Mixed Drinks', coincidendo con la popolarità della canzone di guerra 'It's a Long, Long Way to Tipperary'.
Inizialmente, la ricetta prevedeva parti uguali di Whiskey Irlandese, Chartreuse e vermouth italiano. Tuttavia, con l'evolversi dei gusti, cambiarono anche le proporzioni. Nel 1922, l''ABC of Mixing Cocktails' di Harry MacElhone presentava una versione con un maggior contenuto di whiskey.
Il nome del cocktail ha suscitato qualche dibattito tra i mixologist. Mentre molti lo associano alla popolare canzone della Prima Guerra Mondiale, il libro del 1935 di Albert Stevens Crockett 'The Old Waldorf-Astoria Bar Book' suggerisce un'origine più semplice, affermando che si riferisce semplicemente a una contea in Irlanda.
Nel corso degli anni, il Tipperary è rimasto un favorito tra gli appassionati di cocktail, anche se non ha mai raggiunto la popolarità mainstream di alcuni dei suoi contemporanei. Interpretazioni moderne, come quella resa popolare dal bar Dead Rabbit di New York, hanno ulteriormente raffinato la ricetta, adattando le proporzioni per un palato più equilibrato e contemporaneo.
Oggi, il Tipperary si erge come un ponte tra il ricco patrimonio del Whiskey Irlandese e il sofisticato mondo dei cocktail artigianali, mostrando la versatilità e la complessità dello spirito.
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