Chiariamo: il Sea Breeze non è figlio degli ’80, anche se lì divenne famoso. Negli anni ’60, i bar americani preferivano Gin e Whisky. Arrivò la Vodka—la nuova star—e il succo di mirtillo cercava visibilità. Mescolati al pompelmo, nacque il cugino cool del Cape Codder.
Negli anni ’70, entrò nella famiglia ‘Breeze’—Bay Breeze (ananas), Cape Codder (solo mirtillo) e altri. Ma il Sea Breeze spiccò. Perché? Il pompelmo aggiunse un’amarezza sofisticata, mantenendo la dolcezza adatta ai party. Tom Cruise non lo rese celebre, ma divenne un classico dei bar alla neon.
Curiosità: la sua apparizione Disney nel 2021 lo avvicinò alla Gen Z, dimostrando che alcuni drink non passano mai di moda. Oggi lo trovi su rooftop e navi da crociera—promemoria che le buone idee non scadono.
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