Le origini e la storia di questo cocktail sono legate alla vivace vita notturna di Detroit negli anni Venti, in piena epoca del Proibizionismo, quando molte ricette creative trovavano spazio in locali clandestini. Nei decenni successivi, la miscela è sopravvissuta grazie a bartender appassionati che hanno continuato a proporre il suo mix di elementi erbacei, dolci e aspri. Negli anni Cinquanta, il drink ha guadagnato popolarità grazie all’inclusione nel libro di Ted Saucier, incuriosendo i palati più avventurosi.
Nonostante un periodo di oblio, offuscato da altri classici, il Last Word è tornato in auge nei primi anni Duemila, quando alcuni barman hanno riscoperto la sua combinazione unica di sapori. In breve, ha ripreso posto nei menu di vari locali moderni, riconquistando il favore del pubblico e dimostrando ancora una volta la sua natura equilibrata. Che si tratti di intenditori o di semplici curiosi, oggi questo cocktail continua a sorprendere e a essere amato anche a distanza di quasi un secolo.
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